indietro |
PALESTINA E INFORMAZIONE RAI
Al direttore del TG Rai 1 Albino Longhi
Al direttore del TG Rai 2 Clemente Mimun
Al direttore del TG Rai 3 Giuseppe Rizzo Nervo
Egregio Direttore,
non è più tollerabile continuare a vedere ed ascoltare servizi sul conflitto
israeliano-palestinese che sistematicamente forniscono un'informazione distorta ed
approssimativa sui fatti che stanno realmente accadendo in Medio Oriente.
E' sufficiente leggere le notizie dell'Agenzia di stampa Reuters o gli articoli del
quotidiano israeliano Haaretz per rendersi conto che state realizzando la più completa e
totale disinformazione.
Gli inviati a Gerusalemme hanno il dovere professionale ed etico di visitare i luoghi,
informarsi su ciò che realmente accade, documentare con immagini le attuali condizioni di
vita di 3 milioni di civili palestinesi.
Non interessa ai telespettatori sapere che le campagne di vaccinazione per le/i bambine/i
palestinesi sono completamente paralizzate perché i 90 blocchi realizzati dall'esercito
israeliano in Cisgiordania impediscono materialmente l'accesso ai servizi sanitari? Che
sono 65.000 le persone che attualmente non possono uscire da Ramallah e 160.000 che non
possono rientrare? Che il 70% della popolazione palestinese è impossibilitata a
raggiungere gli ospedali? Che oggi, a causa dell'occupazione militare israeliana, 1
milione di persone vive con meno di 2 dollari al giorno? Che sono state colpite dai razzi
773 case, di cui 180 completamente distrutte? Che 11.000 chilometri quadrati di terreni
sono stati disboscati e distrutti, 25.000 alberi di olivo e di frutta sradicati? Che il 7
Marzo in piena notte l'esercito israeliano ha distrutto una parte dell'unica strada che
collega l'Università di Birzeit con Ramallah, scavando trincee e distruggendo l'unica
strada di collegamento tra Ramallah, il villaggio di Birzeit e altri 33 villaggi? Che in
questi ultimi mesi 44 giornalisti sono stati colpiti da armi da fuoco? Che 395 palestinesi
sono morti e 14.000 feriti? Che il 46 % dei morti non sono stati uccisi durante scontri e
manifestazioni?
Tutto ciò avviene nel pieno disprezzo di tutte le regole di comportamento verso la
popolazione civile, in contravvenzione alle leggi internazionali ed in particolare alla IV
Convenzione di Ginevra.
Queste, e mille altre notizie, ce le hanno fornite la Reuters e per i vostri inviati
dovrebbe essere altrettanto facile venirne a conoscenza. Le immagini di repertorio ed i
servizi quotidianamente realizzati senza spostarsi di un centimetro da Gerusalemme non
sono più tollerabili. Contribuiscono fortemente a che nulla venga messo in atto perché i
più elementari diritti umani del popolo Palestinese vengano rispettati, non aiutano a
capire quali le condizioni indispensabili per la realizzazione di una pace giusta tra
Palestinesi ed Israeliani.
In attesa di una sua risposta e di un suo immediato intervento per ristabilire il DIRITTO
ALL'INFORMAZIONE, distinti saluti
Il Presidente dell'Associazione Culturale
FILO ROSSO
Lavis (TN) 19 marzo 2001 |
indietro |